domenica 16 dicembre 2012

Precario: stai lontano dall'ascensore!!!



Noi della Precario Generation siamo pronti a tutto. Al lavoro flessibile che, con adeguato lavaggio del cervello, stiamo finalmente accettando, e perfino ad essere etichettati come bamboccioni e choosy, ma non siamo preparati all’ascensore, luogo privilegiato di mortificazione per noi giovani. Se esaminassimo qualche ricerca astrusa in merito, scopriremmo certamente che per un 60% l’ascensore è frequentato, all’interno di un condominio, da persone di mezza età e per un 35% da sedentari. Categorie di persone, queste, che noi giovani dobbiamo assolutamente evitare.
Dare la colpa al modernismo architettonico delle nostre città non servirà nel momento in cui un condomino entrerà con noi in ascensore e dirà credendo di fare una battuta “Mi dai un passaggio?”.
Dopo una concisa considerazione sul meteo, infatti, sussegue sempre il “Come va il lavoro?” domanda che cela il desiderio di conoscere ben due notizie: se stiamo lavorando e dove. Non facciamoci ingannare da quella sorta di rassegnazione del vicino di casa al fatto che figli e nipoti plurilaureati non troveranno un posto fisso come era una volta! Ci aspetta una risposta la cui problematicità è direttamente proporzionale al piano del palazzo che dobbiamo raggiungere. Le scene più tristi si verificano in genere per chi sale da piano terra e abita in attico, la cui sorte è determinata dal tempo di permanenza nel parallelepipedo infernale, ovviamente maggiore.
In questi sfortunati casi, dunque, evitiamo di rispondere con le parole: Stage,Tirocinio, Centro, Consulenza, Servizi, Comunicazione, Gestionale e simili, perché la risposta, che di solito coincide, come in un film, con l’apertura delle porte dell’ascensore e il tipo che scende senza darci possibilità di replica, sarà sempre una: “Ho capito, lavori in un Call Center”.
Il viaggio in ascensore, ancora una volta, ci ha lasciato l’amaro in bocca e una domanda: come faceva il vecchio a sapere che il cv ad un call center lo abbiamo mandato davvero e lo hanno pure beatamente respinto?
Più campagna e meno condomini, per la nostra salute fisica, ma soprattutto mentale.

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