Di S.Valentino, puta caso oggi, ce ne
freghiamo! Siamo snob nei confronti dell’argomento perché l’amore è roba
vecchia. Roba da canzoni di Sanremo, roba da morale dei film Disney anni ’90.
Non ci interessa l’amore, non ci serve. Ci interessano i brand, lo spread, l’
e-commerce al massimo, ma mai l’amore. E allora perché, dico io, ci ritroviamo
spesso in angoli bui della città, in bar desolati, su panchine della metro
esposte al vento, a parlarne ancora con gli amici desiderosi di consigli?
Forse perché quando natura chiama…e
allora ciò che mi sembra scontato scrivere in questo blog, tutto ad un tratto è
bene metterlo nero su bianco, anzi, giallo ocra su grigio. Scripta manent, e
sul web manent almeno fino al prossimo millennium bug. Avoja quanto tempo c’è
per leggere e rileggere questo post che si colloca, direi, a metà tra una
seduta da Freud e una domanda sul sesso del Cioè.
Ma andiamo al sodo. La questione è che
l’amore è sempre difficile, contorto, turbolento. E quando non lo è, il problema
sussiste ugualmente perché è troppo tranquillo e potrebbe diventare routine. E
poi si trasforma, cambia, e non tutti sanno stargli dietro. Non tutti sanno
accettare la crescita, il mutamento e allora si rimpiange la passione iniziale
e si finisce col cercarla altrove. Insomma l’amore è sempre un casino.
Ma, dico io, possibile che in millenni
di graffiti sulle grotte, di affreschi, di Chanson de Roland, di rappresentazioni
teatrali, di film di Moccia e corti d’autore pallosi, non si sia giunti a
teorizzare una formula segreta per far durare un rapporto d’amore?
E allora ci provo io, che di teorie ne
ho sempre a iosa e disponibili in vari formati. L’unica chiave per amare ed
essere amati, caro/a nipote, è il caro vecchio Egoismo. Ebbene si, amare prima
di tutto se stessi è l’unico modo per far funzionare un rapporto amoroso. In
poche parole “Se non ti ami, non ami e non sei amato”. Questa filastrocca non
invita all’ autoerotismo, ma a vivere una storia rendendo felice, prima che l’altro,
proprio te stesso.
Pensaci un attimo: quando stai con
qualcuno, non serve a nulla frequentare i posti che gli piacciono, i suoi
amici, giocare a tennis perché lui lo fa da sempre e farsi una cultura musicale
visto che è un deejay. Non saresti più tu, ma solo una copia di te, di quelle
sbiadite pure, come quando alla stampante finisce l’inchiostro.
L’amore è compromesso, è vero, ma prima
di scendere a patti, bisogna preservare la propria identità ad ogni costo.
Perciò tieniti strette le abitudini che ti fanno stare bene, crea degli spazi
solo tuoi, un paio di amici che lui non potrebbe mai frequentare e prendi con
loro un bel caffè ogni tanto, in un bar che alla tua dolce metà non verrebbe
mai di frequentare. Poi mi ringrazierai.
Quindi riassumendo, perché la tua storia
d’amore duri senza problemi la zia consiglia:
1.
Di preservare
la tua identità affinché la persona con cui stai ti conosca veramente sin da
subito. Amore è sincerità non teatro.
2.
Di
ritagliarti dei momenti solo tuoi e permettere che lui (o lei) faccia lo
stesso. E’ bello fare le cose insieme e condividere alcune passioni, ma non
siete nati siamesi ed è logico e naturale che ognuno abbia i propri interessi.
3.
Di
pensare sempre, in ogni decisione da prendere, prima a quello che farebbe
felice te.
Tre punti che valgono per qualsiasi
relazione d’amore, compresa l’amicizia e i rapporti figli-genitori.
Tre punti e non ci sono Santi! Altro
che S.Valentino.
La vostra adorabile Zia Cin
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