“Si crepa. Questo caldo mi
fa uscire pazzo.” Disse
“Questo caldo ti fa
rendere conto di quello che sei” gli dissi io.
“Un momento! Vuoi darmi
del matto?”
“Quasi tutti lo siamo. Ma
la cosa rimane segreta”
“E va bene, metti che sta
fregnaccia è vera, quanta gente col cervello a posto c’è al mondo? Ce n’è
qualcuno?”
“Pochi”
“E quanti”
“per ogni miliardo?”
“Dì, su”
“mah, diciamo un cinque o
sei”
“cinque o sei???” disse
Indian Mike “cazzo santo!”
“senti” disse Tony “ e com’è
che non ci beccano?”
“ecco siccome siamo tutti
pazzi, ne rimangono pochi, troppo pochi per rinchiuderci tutti e così ci
lasciano andare in giro matti come ci troviamo.”
Storie di ordinaria follìa: erezioni,
eiaculazioni, esibizioni
Charles Bukowski
“Aprile dolce dormire” nel mio mondo, di
zia di seconda età (terza era troppo), diventa “Aprile dolce svenire”. Inizia il
mio periodo Twilight. Anzi no, perché nella saga, se non mi sbaglio, i vampiri
erano pure vegetariani (come mandare a puttane la reputazione di una categoria
stimata e temuta) e a me invece, si consiglia vino che fà buon sangue e sangue
che fà buon vino (carne rossa). Ad ogni modo, è questa la mia vita da qui a sei mesi: una vita di pressione bassa. Una vita di clausura fino alle 19,00, di ricerca
costante e spasmodica dell’ ombra, di liquirizie che trasbordano da tasche e
borse, di discorsi a rallentatore, di cappelli della benzina bagnati in testa come
li piccinni scemi a mare, di giovani maschi muscolosi che mi fanno aria con
giganteschi ventagli rosa piumati (ok sto esagerando), di acqua e zucchero, acqua e zucchero a
garganelle, e di nemici, tanti nemici. Come quella mia cugina che, come ogni
donna classe ’70–‘80, sognava da sempre il giorno del suo matrimonio e il
momento in cui sarebbe uscita vittoriosa dalla chiesa, vestita di bianco, mano
nella mano con l’amore della sua vita, accolta da amici e parenti armati di
riso che abbonda sulla bocca degli sciocchi, e invece… Amici, parenti e riso
erano impegnati a soccorrermi in uno dei miei trionfali svenimenti. Come da
protocollo gambe all’aria per far scendere il sangue alla testa e poi libretti
della chiesa a mo' di ventaglio, acqua santa che giacché ti benedice figlia mia,
le opinioniste di Maria De Filippi che “l’avevo detto io che era troppo magra”,
il cugino di papà che torna col pasticciotto alla crema 3.540 calorie che ti
riprendi sicuro e “Dottore chiami un dottoreeee”, come nei trailer di Maccio
Capatonda, che poi ti arriva sempre il nipote, quello uscito cretino della
famiglia, che ha studiato per fare l’assistente dell’assistente al dentista e
pretende di dire la sua.
In tutto ciò la sposa è uscita ma, ahimè. non ha trovato nessuno ad attenderla. La folla era poco più giù, sulle scalinate ad assistermi e, corpo di mille balene! Il momento è passato. Quanto mi odia da 1 a 10 lei secondo voi?
In tutto ciò la sposa è uscita ma, ahimè. non ha trovato nessuno ad attenderla. La folla era poco più giù, sulle scalinate ad assistermi e, corpo di mille balene! Il momento è passato. Quanto mi odia da 1 a 10 lei secondo voi?
La
vostra amichevole Zia Cin di quartiere
2 commenti:
Cugine di tutta Italia, sposatevi in inverno. Mettetevi al sicuro
Buahahaha ottimo avvertimento :) rimane comunque il fatto che non si parli abbastanza della tematica. Pochi convegni e tavole rotonde a proposito. E' un'ingiustizia però (cit. Calimero).
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