Caro
2012,
mancano
pochi giorni alla tua dipartita e Capodanno invoca progetti si superserate che
poi finiscono sempre allo stesso modo: alle 4 di mattina, al solito bar,
scappati da feste dove ci si sente un pesce fuor d’acqua, per brindare con un
limoncello e pochi amici ma buoni.
Insomma,
caro 2012, bando alle ciancie, stai per sparire per sempre e quindi, prima che
sia tardi, in nome della Previdenza, meglio dare a Cesare quel che è di Cesare.
Essì,
perché, caro 2012, ho parecchio per cui ringraziarti. (Mi sa che Pollyanna, con
quel gioco da cretini che insegna a trovare sempre il lato positivo delle cose,
non aveva poi tutto sto torto.)
Ad
esempio potrei iniziare col ringraziarti per avermi insegnato che dopo il
fondo, che spesso si tocca, c’è pure un doppio fondo, dispettoso e ben
nascosto.
Che
il verbo SPENGERE (prima N e poi G) è stato inserito nel Vocabolario della
Crusca e che nel film THE CORE non ripetevano ogni due parole SPENGERE perché i
doppiatori avevano organizzato una supercazzola (come dice un saggio).
Potrei
ringraziarti perché, dopo la moda dei capelli piastrati, quella del riccio
naturale, quella delle tendine anni ‘70 e quella delle onde da diva anni ’30, è
finalmente arrivata la moda dei capelli Alla Cazzo, che mi fa risparmiare
tempo, mantenendomi cool.
Grazie
2012 per come è andata. Qualche amico è andato via, ma è stato bello averlo al
mio fianco. Qualcun altro si affaccia timidamente nella mia vita e, chissà,
magari diventerà importante. Per quelli che c’erano e ci sono ancora
quest’anno, beh, ti ringrazio 2012, non so quanto lo facciano loro.
Grazie
per la torta crepes del compleanno, per il tizio poeta che si è seduto al mio
tavolo a Natale e mi ha recitato versi indimenticabili dimostrandomi che solo i
pazzi sono normali.
Grazie
per il sogno di una vita. Primo perché si è realizzato prima dei 30. Poi perché
consiste nel fare il lavoro per cui sono nata. E terzo perché consiste nel
trovarlo un lavoro. Che di sti tempi..
Grazie per i capelli bianchi, segno che divento saggia (o che ho preso la corrente che dir si voglia), grazie per la cassapanca di legno abbinata al resto dei mobili, grazie per il ricettario che sarà riempito tra qualche anno (c’è sempre tempo per imparare a cucinare).
Grazie per i capelli bianchi, segno che divento saggia (o che ho preso la corrente che dir si voglia), grazie per la cassapanca di legno abbinata al resto dei mobili, grazie per il ricettario che sarà riempito tra qualche anno (c’è sempre tempo per imparare a cucinare).
Grazie
per i momenti di deep depression, che mi hanno fatto apprezzare ancora di più
quelli belli, arrivati dopo.
Grazie
per le cose scontate. Come l’amore, che si trasforma e, spogliato di tanti
orpelli, diventa sempre più intenso e vero.
Grazie
per avermi dato la possibilità di fare la zia, che per me significa sedermi per
terra e giocare con i personaggi di Toy Story, mentre il bambino mi guarda
inebetito.
E
come dimenticarlo, grazie 2012 per questo blog. Un angolo di pace nato proprio
un anno fa, quando tutto era diverso, ma scorreva comunque velocemente.
E
se il 2012 è andato così bene, con il 13 che è il mio numero fortunato che cosa
succederà? Beh, lo scopriremo solo vivendo, mi sa.
Come solo una Zia può augurare
Buon 2013 a tutti!
Zia Cin
2 commenti:
Grazie a te Zia che ci infondi ottimismo! Ti auguro un 2013 altrettanto pieno. Un abbraccio
Grazie Serena!Buon 2013 anche a te, spero che sia stupendo e alla The Mask maniera "Spppuuuuuumeggiante"!!!!!
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